Regioni

Il 15 gennaio 2017 si è concluso il Piano Territoriale di Conciliazione di Regione Lombardia per il biennio 2014-2016, che ha permesso di sviluppare numerose sinergie operative tra i diversi stakeholder e creare nuovi servizi di work-life balance. Con una nuova Delibera la Giunta Regionale ha dettato le linee per implementare ulteriori azioni a diffusione della cultura della conciliazione vita-lavoro e sperimentare nuove progettualità sul territorio nei prossimi due anni.
Per affrontare l'ormai cronica emergenza del lavoro la Regione Calabria ha varato un piano da 280 milioni di euro che, coinvolgendo privato sociale, terzo settore e organizzazioni datoriali, vuole incrementare l'occupabilità di giovani, donne, soggetti vulnerabili. Il piano è strutturato in differenti azioni che racchiudono altrettanti progetti di politiche attive, frutto di un lavoro sinergico tra la Regione e partenariato sociale. Ce lo spiega Federica Roccisano, Assessore a Scuola, Lavoro, Welfare e Politiche giovanili.
Governo e Regione Lombardia investiranno 111 milioni di euro per sperimentare nuove soluzioni abitative. È quanto annunciato nel corso del convegno “Abitare nel futuro: prospettive per le politiche abitative tra sviluppo urbano e inclusione sociale” svoltosi a Palazzo Lombardia. L’accordo di programma, che dovrà essere concluso entro marzo, coinvolgerà altri soggetti del privato profit e non profit, con il duplice obiettivo di favorire lo sviluppo del territorio e dare risposta alla nuova domanda abitativa.
La nuova legge regionale dell'Emilia Romagna sui servizi educativi per l’infanzia, oltre alla dibattuta disposizione sull’obbligo vaccinale, propone alcune interessanti risposte ai nuovi scenari sociali che hanno messo in crisi la “terra degli asili nido”. Il provvedimento, infatti, che ha come obiettivo primario quello di coinvolgere il maggior numero possibile di bambini nei servizi educativi per la prima infanzia mettendo le famiglie nella condizione di accedere al più ampio novero di possibilità.
Il 20 dicembre scorso, nel corso dei lavori del Consiglio regionale per l'approvazione del bilancio di previsione 2017-2019, è stato approvato un emendamento che impegna la Giunta Regionale della Lombardia ad adottare le opportune misure dirette all’ampliamento delle esenzioni, ovvero alla rimodulazione in riduzione, del cosiddetto superticket. Abbiamo chiesto a Paola Gilardoni, Segretario Regionale Cisl Lombardia, di spiegarci meglio la questione.
Di fronte alla crescente complessità di alcune tematiche legate alle politiche sociali, negli ultimi anni in Emilia Romagna sono state realizzate una serie di sperimentazioni di welfare comunitario attraverso il sistema del Community Lab. Alcune delle esperienze più significative sono ora raccontate in 8 brevi video, realizzati su impulso della Regione, che documentano l'impatto generato tramite questo metodo su diversi territori.
Il 14 dicembre davanti alla Commissione Sanità e Politiche Sociali del Consiglio Regionale della Lombardia è stato presentato il policy paper "Esperienze di secondo welfare in Lombardia: a che punto siamo". Il documento, redatto da Giulio Pasi su mandato di Eupolis Lombardia, si propone di inquadrare genesi, definizioni, esperienze, opportunità e rischi del secondo welfare, oltre ad offire dati e informazioni che permettano di comprenderne la diffusione (e l'ormai evidente rilevanza) di tale fenomeno sul territorio lombardo.
Mercoledì 14 dicembre si è svolto l’evento di presentazione delle azioni realizzate dalle Regioni italiane all’interno delle Intese di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, stipulate grazie ai fondi stanziati dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni. A sei anni di distanza dall’avvio delle progettualità, si è discusso su quanto è stato fatto finora e sulle prospettive future della conciliazione vita lavoro.
Il 12 dicembre Federica Roccisano, Assessore al Lavoro e Politiche sociali della Calabria, ha presentato la nuova riforma del welfare regionale. Secondo i promotori, la riforma permetterà il superamento di fattori che negli ultimi anni hanno messo in difficoltà il sistema regionale: mancanza di programmazione, carenza di innovazione, inesistenza di integrazione socio-sanitaria e insufficienza di risorse a bilancio.
La Regione Piemonte deve dar seguito al processo di riordino delle II.PP.A.B. avviato lo scorso 15 dicembre 2015 con l’approvazione del disegno di legge n.193 “Riordino del sistema delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficienza” da parte della Giunta Regionale. A sostenerlo, nel numero di ottobre del periodico “Agorà del welfare” è l’Assessore alle Politiche Sociali, alla Casa e alla Famiglia della Regione Piemonte, Augusto Ferrari.
Con lo scopo di promuovere la cultura della responsabilità sociale d’impresa, la Regione Emilia-Romagna ha dato il via alla seconda edizione del premio ER.RSI sul tema “Innovatori Responsabili: le imprese dell’Emilia-Romagna per gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030”, un concorso volto a premiare le esperienze significative di responsabilità sociale e innovazione responsabile promosse dalle imprese sul territorio regionale. I soggetti interessati possono inviare alla Regione Emilia-Romagna la propria candidatura entro il 10 ottobre 2016.
Per comprendere a che punto è l’attuazione della riforma del Sistema Sanitario della Regione Lombardia, avviata lo scorso anno con l'approvazione della Legge Regionale 23/2015, abbiamo chiesto a Paola Gilardoni, segretario Usr Cisl Lombardia, di aggiornarci alla luce dei degli accordi che hanno stipulato le principali sigle sindacali e l’Assessorato al welfare regionale. Valentino Santoni l'ha intervistata per noi.
L'Emilia Romagna ha scelto di voltare pagina in tema di edilizia residenziale pubblica, affermando un principio molto semplice di giustizia sociale: le case popolari devono essere un aiuto temporaneo per chi non ha le condizioni di reddito per poter affittare da solo una casa, ma non appena queste condizioni cambiano la casa passa a chi ha ancora più bisogno. Un concetto banale, ma finora difficile da mettere in pratica, che permetterà di favorire il turn over.
In occasione del convegno “La certificazione aziendale Family audit. La sperimentazione nazionale e il ruolo delle grandi imprese”, l’Assessore al Welfare della Regione Puglia, Salvatore Negro, ha presentato le principali azioni messe in campo dal governo regionale sul fronte delle politiche sociali. Nel corso dell'evento è stata sottolineata l'importanza degli attori privati che, all'intero del sistema di protezione della Regione, sono ormai chiamati a giocare un ruolo cruciale.
Il 6 e 7 aprile 2016 a Milano, presso la sede della Regione Lombardia, si sono svolti i primi Stati generali della conciliazione famiglia-lavoro e del welfare aziendale, organizzati dall'Assessorato regionale al Reddito d'autonomia e inclusione sociale. Qui trovate una breve sintesi dei principali risultati, oltre ai primi materiali di lavoro prodotti nel corso dell'evento.
I flussi di profughi dai paesi terzi costituiscono un elemento di crisi crescente per le politiche di asilo e accoglienza dell’Ue, al punto da minacciare lo stesso acquis di Schengen e incidere negativamente sull’intero processo di integrazione europea. Ma per superare la situazione si stallo in cui si trovano i Paesi UE occorrerebbe operare un radicale cambio di passo e su un piano differente. Analizziamo in questo articolo il Parere sull’Agenda europea sull’immigrazione approvato dal Comitato delle Regioni.
A partire dalla seconda metà di febbraio nel Cuneese inizierà la sperimentazione di una nuova figura professionale che si propone di cambiare la geometria delle cure domiciliari in Piemonte: l’infermiere di famiglia e di comunità. Questo soggetto aiuterà gli anziani a vivere autonomamente nel proprio domicilio il più a lungo possibile, offrendo loro supporto nelle attività della vita quotidiana, nell’assistenza nelle terapie e nel monitoraggio dei vari indicatori di salute.